La nuova cryptovaluta chiamata Filecoin attira 250 milioni di dollari
Pavel Leonov
Lunedi, 13 agosto 2017
L’11 agosto la società chiamata Protocol Labs raccoglie 250 milioni di dollari dalla vendita agli investitori della cryptovaluta Filecoin recentemente creata.
In parole semplici gli investitori hanno portato un quarto di un miliardo di dollari ad una società con solo pochi dipendenti e senza nessun fonti del reddito. In cambio ogni investitore ha ricevuto una riga di codice di computer.
Il progetto di Filecoin è diverso dalle ben conosciute valute digitali come Bitcoin. L’offerta di Filecoin mira creare non solo una nuova valuta virtuale, ma un nuovo mercato per la memoria non utilizzata del computer.
Essenzialmente, la Protocol Labs vuole fare con la memoria del computer quello che AirBnB ha già fatto con gli appartamenti: permettere ad altre persone di usare gli spazi disponibili e non utilizzati. AirBnB ha creato un mercato che permette a degli sconosciuti di usare una stanza vuota del vostro appatamento. La Filecoin vi vuole aiutare ad affitto lo sazio di memoria inutilizzato del hard drive del vostro computer.
AirBnB ha “disturbato” il mercato alberghiero. La Protocol Labs mira a disturbare il mercato dello spazio di archiviazione del computer.
L’analogia con AirBnB non è completamente accurata, in quanto il sistema della Filecoin è di più un gioco B2B (Business for Business). Mentre è teoricamente possibile per qualsiasi persona affittare lo spazio inutilizzato del proprio portatile, i veri giocatori nel mercato del servizio della archiviazione di dati sono le aziende propertarie di server di computer con grande quantitativo di memoria.
Vengono subito in mente alcune domande sulla vitalità del modello di affari della Protocol Labs.
Per primo, non sembra esserci alcuna mancanza di spazio di memoria di computer. Le società come DropBox, Yandex Disc, Google forniscono le opzioni economiche e convenienti per il deposito dei dati. Ma probabilmente Protocol Labs pensa d’anticipo. Con la quantità dei dati in rapida crescita, la metà di tutti i dati al mondo è stata creata negli ultimi due anni, si può sostenere che il mondo potrebbe presto esaurire lo soazio di archiviazione dati a basso costo.
Come seconda domanda: perché la Protocol Labs ha deciso di lanciare una nuova valuta invece di usarne una già esistente come BitCoin o Ether. La spiegazione di Filecoin, è che il mining di questa cryptovaluta sarà collegata alla capacità degli utenti di dimostrare di avere uno spazio di archiviazione affidabile, sicuro e ricuperabile, che richiede non solo la presenza del computer ma anche un buon accesso a Internet.
Anche se il modello di business lascia dei dubbi, il progetto della Filecoin ha avuto successo. Alla data attuale è la più grande Offerta di Moneta Iniziale (ICO). La domanda per l’offerta della Filecoin era così alta, che il prezzo è salito fino a 4,68 dollari. In un passo piuttosto notevole, la vendita delle Filecoin è stata fermata per impedire un ulteriore rialzo del mercato. L’offerta è stata ripresa due giorni dopo e chiusa con successo il 10 agosto.
Investitori visionari come la Sequoia Capital, la Union Square Ventures e la Winklevoss Capital, che hanno investito nella Filecoin 52 milioni di dollari un mese fa, al prezzo di 75 centesimi per ogni Filecoin, hanno già incrementato il loro investimento di ben 6 volte, anche se non possono vendere i Filecoin durante il periodo di blocco.
Ricerca e notizie sulla Filecoin sono disponibili sul sito: https://filecoin.io/
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